Dal Cile all’Emilia-Romagna. Una storia di accoglienza e solidarietà in mostra al Tassoni
La mostra documentaria Tempo d’esilio. L’Emilia-Romagna a fianco del popolo cileno. 1973-1988, nata dalla collaborazione dell’Istituto per la Storia e le Memorie del ‘900 Parri E-R con il Museo della Memoria e dei Diritti umani del Cile e sostenuta dall’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna, resterà esposta nel corridoio dell’Aula Magna fino al 5 aprile, prima giornata del Tass Day.
La mostra ricostruisce l’accoglienza e le forme di solidarietà messe in atto nella nostra regione verso i perseguitati politici giunti in Italia in seguito al colpo di stato militare di Pinochet negli anni Settanta, grazie alla coraggiosa operazione di soccorso dell’Ambasciata italiana in Cile. Un episodio che bene si inserisce nel clima della Guerra fredda.
La mostra rientra nel progetto dell’Assemblea Legislativa ConCittadini, cui la scuola aderisce, e fa parte dei numerosi percorsi di Cittadinanza e Costituzione convergenti nel progetto Tra asilo ed esilio, sognando un approdo equo e sicuro, che coinvolge numerose classi del triennio.
Compatibilmente con gli orari delle lezioni, i ragazzi e le ragazze di 3C potranno offrire visite guidate alle classi che lo desiderino.
Dal 28 marzo al 3 aprile (esclusi sabato e festivi), la mostra sarà aperta al pubblico, dalle 10 alle 12.
Per saperne di più:
- Enrico Calamai, Niente asilo politico. Diplomazia, diritti umani e desaparecidos, Feltrinelli,
Milano 2006.
Nel libro in cui Calamai racconta la sua intensa esperienza di vice console in Argentina, un capitolo, In missione a Santiago, è dedicato al periodo da lui trascorso nell’Ambasciata italiana in Cile piena di rifugiati che chiedono asilo politico; una situazione di forte impatto emotivo e di difficile gestione per il giovane diplomatico, ma che lascerà in lui un segno indelebile.
- Patricio Guzmán, Chile, la memoria obstinada, Cile 1997 (59’ – v.o. con sottotitoli in italiano).
https://www.youtube.com/watch?v=SSdkG208qt0
Il film presenta immagini documentarie del colpo di stato e, attraverso interviste, mostra la difficile e controversa elaborazione della memoria di quell’evento.